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Il castello, purtroppo in decadenza, è originale solo nelle sue strutture portanti, il resto è frutto di rimaneggiamenti posteriori. La parte più interessante è quella occidentale, a cui si accede passando sotto una torre quadrangolare. Il fabbricato posto a Nord della torre è stato sopraelevato sull'antica merlatura quadra, ancora visibile nella linea delle finestre collocate sotto il tetto. Da questo lato un tempo si aprivano finestre in cornici di terracotta, delle quali si possono ancora notare dei resti. Una leggenda popolare narra che un tempo il castello fu collegato alla sponda opposta del Sesia da un lunghissimo e misterioso cunicolo sotterraneo, nascondiglio di tesori.
La parrocchiale dell'Annunziata, eretta nel 1390 a seguito di una petizione dei conti della Motta all'Arcidiacono Filippono di Vercelli, fu rimaneggiata nei secoli seguenti. La facciata, in laterizio, è molto semplice ed è divisa in tre sezioni da due contrafforti. L'interno presenta cinque altari, dei quali il primo a destra conserva una pregevole tavola cinquecentesca di Bernardino Lanino, raffigurante Lo sposalizio mistico di Santa Caterina.